Bonus: con le elezioni alle porte e il nuovo governo che si formerà, saranno numerosi i cambiamenti rispetto alla situazioni in atto e che avanza dal 2020. Ma cosa potrebbe succedere sul versante dei Bonus Casa? Nei mesi scorsi, il nostro team di consulenti ha più volte affrontato l’argomento nel Blog di Progetti Immobiliari soffermandosi sulle varie tipologie di bonus immobiliari e sui diversi cambiamenti che essi hanno subito.

25 settembre: una data capitale

Con le elezioni del 25 settembre e, dunque, con il prossimo esecutivo del governo, le cose potranno cambiare ancora. La Legge di Bilancio che verrà redatta dal futuro Presidente del Consiglio potrebbe mutare gli scenari completamente. Necessario, sarà, ovvimente, comprendere quali azioni rendere interventi mirati per fronteggiare la crisi e decidere, inoltre, quali aiuti e quali bonus mantenere in atto.

Bonus Casa: scadenze, proroghe e addii

Superbonus e Bonus facciate sono stati i protagonisti degli aiuti governativi in campo immobiliare. Proprio queste forme di incentivo, in scadenza, potrebbero proseguire in altra forma e condizione, con tempistiche differenti o, addirittura essere abolite nel 2023.

Bonus casa: quali scenari post elezioni?

Secondo la Legge di Bilancio gli incentivi e le agevolazioni fiscali che dovrebbero essere soggetto di proroga, troviamo:

Il Superbonus:

  • Diminuirà lo sgravio in base ai lavori da effettuare e sarà perciò variabile;
  • In caso di lavori condominiali per parti comuni, inoltre, il 110% spetterà solo fino al 31 dicembre 2025;
  • Nel caso di interventi effettuati da persone fisiche su edifici unifamiliari, si potrà usufruire del bonus entro il 31 dicembre 2022, a patto che, entro fine settembre, sia stato effettuato il 30% dei lavori complessivi;
  • La detrazione al 110% sarà valida sino al 31 dicembre 2023 per interventi effettuati dagli IACP ed Enti con finalità sociali su immobili, gestiti per conto dei Comuni o di proprietà, destinati ad edilizia residenziale pubblica. Conditio sine qua non, in tal caso, è che entro il giugno 2023 sia stato eseguito almeno il 60% del totale dei lavori.

Bonus in detrazione

  • Il bonus ristrutturazioni edilizie, resterà in atto e prevederà una detrazione al 50%;
  • mobili e grandi elettrodomestici avrà la detrazione al 50%;
  • bonus sisma prevederà una detrazione al 75%;
  • bonus verde avrà una detrazione al 36% fino alle spese sostenute entro e non oltre il 31 dicembre 2024;
  • Ecobonus: il bonus di riqualificazione energetica sarà l’agevolazione che più beneficerà di aiuti e sgravi.
Bonus a rischio?

Tra le agevolazioni fiscali che rischiano di non avere futuro c’è il Bonus Facciate. La proroga, difatti, stabilita fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 vede anche una drastica riduzione delle detrazioni, dal 90 al 60%, fatto che lascia pensare ad un addio definitivo a tale forma di aiuto, ma il potere decisionale resta, di fatto, al prossimo governo italiano.

Se vuoi saperne di più, non esistare a contattare i nostri esperti: il Team di Progetti Immobiliari e di EdilSole è al tuo servizio.